Raccontare le Tradizioni Culturali del nostro Territorio

Guardare al passato per costruire un futuro ancora migliore

Nelle pagine successive parleremo delle 'Tradizioni' e delle 'Varie Realtà' che esistevano nel nostro territorio e che ora sono scomparse. Cioè, di tutto quello che esisteva di bello una volta, grazie all'opera e all'ingegno dell'uomo. 

Vedere chi eravamo ci fa comprendere meglio chi siamo noi oggi.

Tutto ciò che non c'è più e che abbiamo perduto, non lo possiamo più recuperare.

Ma sono davvero tante le belle realtà vive del nostro passato che ci hanno fatto crescere come Comunità.

Dobbiamo, quindi, subito rivolgere un grande GRAZIE a tutti quegli uomini e donne che hanno lavorato nel passato affinché noi crescessimo . 

Ma oggi?

Oggi la nostra Comunità a che punto si trova?

Chi sta facendo qualcosa per renderla viva?

Diamo solo la colpa agli altri se qualcosa non funziona a Malcontenta o deleghiamo solo gli altri se qualcosa di bello esiste a Malcontenta?

Non sarebbe forse giusto che... ognuno di noi si fermasse un attimo e dicesse a se stesso: "Io cosa sto facendo per la mia Comunità?"

Per Giorgio La Pira, vissuto tra il 1904 ed il 1977, sindaco di Firenze negli anni 1961 - 1965,  il concetto di comunità ha un grande rilievo, sia come modello organizzativo sia come stile di vita: "in quanto comunità, le città hanno il compito di tutelare tutte le diverse manifestazioni della personalità umana. Occorre che le persone sentano la città come la propria dimensione di vita: perciò è imprescindibile (anche dal punto di vista urbanistico) assicurare che vi siano luoghi dove poter pregare, coltivare i sentimenti di amore familiare, lavorare, pensare, guarire dalle malattie. È importante quindi che i quartieri di periferia siano a misura delle famiglie (e in particolare delle esigenze dei bimbi) e che siano altrettanto belli come lo sono i centri storici. È importante inoltre che gli edifici costruiti siano belli: per La Pira la preoccupazione di un sindaco deve indirizzarsi in particolare alla costruzione delle scuole, che sono il luogo dove i bimbi trascorrono una parte importante della loro esistenza e che devono essere luminose e confortevoli, per permettere loro di giocare e di socializzare".

Quante cose / realtà in una Comunità: il luogo dove studiare, dove divertirsi, dove crescere, dove incontrarsi, dove pregare, dove star bene !

Diamo uno sguardo al passato, allora. Vediamo quello che di buono è esistito a Malcontenta e che ora non c'è più.

Diamo uno sguardo, anche, al nostro futuro. Proviamo a pensare come sarebbe più bello e vivibile il nostro territorio:

- se gli anziani potessero avere una loro sede dove ritrovarsi

- se i nostri giovani avessero una biblioteca dove andare a studiare

- se il patronato della Parrocchia fosse meglio utilizzato e più aperto alla Comunità

- se ci fossero più esercizi commerciali aperti

- se le due Amministrazioni  comunali avessero  più a cura il nostro territorio

- se fossimo più uniti

- se ciascuno di noi si domandasse: "Ma io, cosa posso fare per questo mio paese dove vivo oggi"?