11 luglio 1574 - a Malcontenta arriva Enrico III di Valois
11 luglio 1574 arriva a Malcontenta, in Villa Foscari, quello che da lì a poco sarebbe diventato il Re di Francia: Enrico III° di Valois
QUESTA LA STORIA DI QUEI GIORNI
Il 30 maggio 1574 moriva il Re di Francia CARLO IX. L'erede designato era il fratello Enrico. Ma Enrico, in quel periodo, era il Re della Polonia e si trovava a Cracovia. Dopo qualche tentennamento, saputo della morte del fratello, scappa in tutta fretta per tornare a Parigi, portandosi via i gioielli della corona polacca e senza il consenso della Dieta. A cavallo passa per l'Austria, dove viene accolto da MASSIMILIANO II e dove entra in possesso del denaro inviatogli dalla madre CATERINA DE' MEDICI. Poi passa per il Friuli. Ed, infine, l' 11 luglio 1574 arriva a VENEZIA. Enrico venne accolto a Marghera da 60 senatori e da lì venne trasferito a Murano scortato da un seguito di gondole dorate. Nell'isola lo attendevano 60 alabardieri vestiti in alta uniforme con i colori e il giglio dorato francesi.
La mattina dopo lo raggiunse anche il DOGE ALVISE I° MOCENIGO e da lì il corteo si portò sul Canal Grande fino a raggiungere Cà Foscari di proprietà della Nobile Famiglia Foscari, completamente ricoperta da drappi azzurri ricamati d'oro. Per una settimana il re francese ebbe modo di ammirare e di vivere la Venezia del lusso, quella dei broccati e delle sete più pregiate, dei gioielli e della ricchezza ostentata in un turbinio di colori, volti, musiche e giochi. In uno dei rari momenti liberi, il re riuscì anche a far visita alla più famosa, corteggiata e desiderata donna veneziana dell'epoca: VERONICA FRANCO famosa per la sua incredibile bellezza e per le sue rime d'amore, oltre che per la sua libera condotta sentimentale. Il sovrano francese venne ben volentieri accolto dalla donna che dovette colpirlo non poco se Enrico volle portare con sè un ritratto di Veronica che ricambiò la cortesia reale con un paio di sonetti. Enrico volle poi assolutamente incontrare un altro famoso personaggio del mondo artistico veneziano: TIZIANO VECELLIO, ormai vecchio, ma famoso in tutta Europa, nella sua casa di San Canciano sempre a Venezia.
Dopo Tiziano fu la volta dell'altro grande pittore veneziano, TINTORETTO, per il quale accettò anche di posare. Il giorno della partenza, a questi ritmi e con giornate così piene, non poteva che giungere in un batter d'occhio per il giovane sovrano, per salutare il quale venne imbandito uno straordinario banchetto.Ultimato questo, il doge in persona si scomodò per accompagnare il re francese fino a FUSINA.
Ma arrivato a Fusina, il BUCINTORO non può di certo superare il carro di Moranzani (le vecchie chiuse). A monte del carro c'è, dunque, ad attendere il re un Burchiello sontuosamente addobbato. Da MORANZANI parte un corteo di imbarcazioni, accompagnato da suoni di trombe e squilli di fanfare, che risale lentamente le acque della Riviera. Finalmente arriva al PALAZZO FOSCARI, "alla Malcontenta, su la Brenta"Qui ENRICO rimane colpito dalla bellezza della Villa, dal suo ingresso con le colonne alte e spaziose, dall'eleganza di questo palazzo, progettato da Andrea Palladio solamente 20 anni prima per i fratelli Foscari.
Ad accoglierlo, oltre al padrone di casa ALVISE FOSCARI, c'era la moglie la nobildonna ELISABETTA LOREDAN. Il suo viaggio proseguirà, poi, per andare a Padova ed, infine per giungere a Parigi. Qui fu consacrato RE DI FRANCIA a Reims il 13 febbraio 1575 con il nome di Enrico III e il 15 febbraio sposò LUISA DI LORENA - VAUDEMONT.
Morirà il 2 agosto 1589, assassinato per mano di un fanatico frate domenicano di nome JACQUES CLEMENT. Enrico III ebbe la forza di estrarre il pugnale e mentre i suoi quarantacinque imprigionavano il monaco Clement, disse: « La ferita è leggera, non è niente ». I medici accorsi fecero una fasciatura al ferito, il quale incominciò la giornata come il solito. Verso sera lo presero dolori lancinanti al ventre, subentrò una febbre altissima. Capì di essere finito. Fece chiamare suo cugino Enrico di Navarra, gli disse: « Sto per morire, lascio a te il trono di Francia, sei il mio unico erede ».
Chiamò i ministri, i dignitari, dispose le sue ultime volontà: Enrico di Navarra doveva essere re di Francia. Lo fu col nome di Enrico IV e fu un grande re. Enrico III di Valois, dietro suggerimento dell'amatissima madre Caterina de' Medici (morta pochi ANNI prima) aveva lasciato il trono di Francia all 'uomo giusto.
Finì così la dinastia dei Valois, che regnava in Francia dal 1328.
********** altre note biografiche a margine, relative ad ENRICO III ************
il 19 settembre 1551 nacque nel castello di Fontainbleau. Era il quarto e ultimo figlio del re Enrico II di Valois (1519-1559) e della regina Caterina de' Medici (1519-1589) Inizialmente fu battezzato con il nome di Alexander Edward ottenendo il titolo di duca di Angoulême. Nel 1560, quando suo fratello Carlo venne eletto re di Francia, egli divenne duca d'Orléans e nel maggio del 1565 prese il nome di Enrico in onore di suo padre