Tramvia Padova - Malcontenta - Fusina
La tranvia Padova-Malcontenta-Fusina, con la diramazione Malcontenta-Mestre, era una tranvia extraurbana costruita per collegare in maniera capillare Padova, le frazioni e i paesi del circondario con Venezia. Elettrificata nel 1909, la linea caratterizzò il panorama e l'economia della riviera del Brenta fino alla sua chiusura, avvenuta nel 1954.
La tranvia, detta anche il trenino del Brenta, venne realizzata in tempo abbastanza breve: autorizzata dal Ministero per i lavori pubblici il 21 luglio 1884, la tratta Padova Santa Sofia-Ponte di Brenta fu attivata il 5 ottobre 1885, seguita rispettivamente l'11 e 14 ottobre dai tronchi Ponte di Brenta-Dolo e Dolo-Fusina; il 14 settembre 1885 la linea fu completata con la diramazione fra Malcontenta e Mestre.
La concessione venne rilasciata alla Società delle Guidovie Centrali Venete (GCV) che era una azienda il cui controllo societario era in mano alla Società Veneta di Padova.
In conseguenza dello sviluppo rapido delle esigenze di trasporto dell'area padovana, interessata da un crescente sviluppo industriale ed economico, nel 1906 gli azionisti della Società Veneta approvarono un piano di potenziamento degli impianti che prevedeva la graduale adozione della trazione elettrica e un prolungamento urbano a Padova dalla stazione di Santa Sofia alla più centrale piazza Garibaldi. Il Comune di Padova approvò il passaggio dei binari sulle strade urbane, che iniziarono ad essere percorse dai convogli passeggeri a partire dal 19 maggio 1909, data ufficiale di avvio anche della trazione elettrica che tuttavia entrò a pieno regime solo il 1º maggio 1910. La tratta urbana, parzialmente in comune con la tranvia Padova-Piove di Sacco, rimase tuttavia in esercizio per un tempo relativamente ridotto, essendo stata soppressa già il 14 maggio 1928 per volere del Comune di Padova, causando sensibile calo dell'utenza; durante tale periodo il 1º dicembre 1919 venne soppressa la fermata urbana del ponte sul Piovego.
Nel 1927 venne approvato un progetto di variante, presentato il 2 novembre 1925, che prevedeva lo spostamento a Oriago del binario tranviario nella stazione della costruenda ferrovia Adria-Mestre; la fermata originaria di Oriago fu dunque soppressa nel 1931.
Ripreso il servizio dopo le interruzioni imposte dai danni subiti durante la seconda guerra mondiale, nel 1947 venne studiata la possibilità di filoviarizzazione della linea per permettere il prolungamento della relazione fino a Venezia, in piazzale Roma, sfruttando la rete filoviaria mestrina. Venne pertanto posato un breve tratto di bifilare su cui testare un prototipo di filobus realizzato dall'Officina Meccanica della Stanga.
Le condizioni economiche erano nel frattempo profondamente mutate: l'avvento della motorizzazione privata e una politica a quel tempo non favorevole ai sistemi di trasporto rapido di massa condusse la Società Veneta a valutare la sostituzione con autoservizio della tranvia, che fu ufficialmente soppressa il 1º febbraio 1954.
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